LO SAPEVI CHE esiste un metodo di conservazione chiamato Zeer (arabo) o frigorifero del deserto?
Viene riempito di sabbia umida un vaso in terracotta, che contiene un altro vaso più piccolo, in cui viene posto il cibo. L’evaporazione dell’acqua che inumidisce la sabbia contenuta nell’intercapedine tra i due vasi produce il raffreddamento, portando il calore del vaso interno verso l’esterno.
Poi viene ricoperto da un telo bagnato; la sabbia viene mantenuta umida versandovi acqua.
Raffreddamento evaporativo= temperatura+umidità+velocità aria. Mantenendo un flusso d’aria fresca costante, la temperatura del vaso interna può arrivare fino a 4,4 °C, temperatura alla quale i batteri mesofili dannosi per l’alimentazione rallentano significativamente la loro crescita.
Vi sono tracce di questa tecnica già nell’Antico Egitto intorno al 2500 A.C. Negli anni ’90, nelle aree rurali della Nigeria settentrionale, Mohamed Bah Abba (1964-2010), docente universitario, riprese questa tecnologia e la diffuse. Il sistema è stato adottato con successo nell’Africa subsahariana, ha permesso di ridurre le malattie collegate alla cattiva conservazione dei cibi e ha garantito diversi vantaggi economici alle popolazioni.